In allegato potete consultare un interessante articolo di Silvia Spattini – Direttore di ADAPT – sull’accesso dei giovani al mercato del lavoro.
“In Italia, il lavoro si trova attraverso le reti di conoscenza (amici, parenti, conoscenti) e le autocandidature. E questo è particolarmente vero per i giovani, per i quali le percentuali sono rispettivamente del 38,1% e 23%. […]
Prevalgono, perciò, nettamente i canali informali e non strutturati, rispetto ai canali formali e/o professionali (centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, scuole e università. […]
La ricerca attraverso canali informali da parte di giovani e di aziende, aggiunta alla mancanza di informazioni (curriculum in primis), indicano quindi come priorità quella di far funzionare meglio il sistema di incontro fra domanda e offerta di lavoro, così come gli altri istituti esistenti che possono aiutare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro”.
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